Venerdì, 29 Marzo 2024
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alimentazione Quando si è impegnati in un trek di più giorni l'alimentazione diventa un problema se le tappe sono lunghe e se si dorme in tenda o rifugi senza approvvigionamenti. Occorre dunque aggiungere, nello zaino, anche il cibo e le bevande necessari. In parte è possibile risolvere il problema con l'impiego di preparati liofilizzati, leggeri e pratici, che fanno però rimpiangere la normale alimentazione.

Appena alzati si consiglia una abbondante colazione a base di latte, naturale oppure liofilizzato o condensato, con pane, marmellata e miele.
Durante il giorno ci si può sostenere con pane, salumi o formaggi, frutta fresca e secca e cioccolara da consumasi in alcune soste, preferibilmente al termine delle salite.

La sera è il momento del pasto più sostanzioso della giornata: si può andare al ristorante o al rifugio, oppure, se non si fa tappa in una struttura organizzata, si possono cuocere minestrine e altri cibi liofilizzati col fornellino. In questo caso è bene scegliere gli alimenti in base alle proprie preferenze, che spesso sono espressione di vere necessità organiche, per non compromettere il lato psicologico dell'alimentazione.

Durante il trekking è bene assumere reintegratori salini, in tavoletta o solubili in acqua. Questi, soprattutto in alta montagna, sono indispensabili per recuperare i sali perduti anche bevendo l'acqua di scioglimento della neve, estremamente povera di sali minerali e in grande quantità di difficile digestione; può anche provocare dissenteria.
Nei giorni o nel giorno precedente l'escursione, può essere utile aumentare le proprie riserve energetiche con una alimentazione un po' più ricca, ad esempio in grassi, senza tuttavia eccedere nei cibi.

Distribuite l'alimentazione nel modo più regolare possibile: l'ideale è costituito da piccoli spuntini (pane, biscotti, frutta secca, sorsi d'acqua) ogni ora-ora e mezzo, rimandando il pasto abbondante a fine giornata. Una adeguata idratazione durante gli sforzi fisici prolungati è fondamentale: i liquidi e i sali, persi sotto forma di sudore o di vapore acqueo durante la respirazione, raggiungono anche alcuni litri al giorno.

La stanchezza può ridurre considerevolmente la sete: per questo alla sera è buona cosa bere del brodo salato o mangiare un minestrone.

Insieme all'acqua, con il sudore si perde una grande quantità di sali minerali (potassio, sodio, cloro e magnesio) che possono venire reintegrati con i cibi (verdura e frutta). Per attenuare in poco tempo l'effetto della sudorazione, inoltre, può essere utile ricorrere a reintegratori salini. Anche la frutta secca è molto ricca, oltre che di zuccheri, anche di sali minerali.

È sempre meglio scegliere cibi facilmente digeribili. In montagna, pur non perdendo di vista il piacere del cibo, ci si deve nutrire per rimanere in perfetta efficienza fisica. I cibi liofilizzati sono un importante passo avanti nella alimentazione in montagna: pesano poco (però ci vuole l'acqua) e occupano poco spazio.
Tuttavia è bene variarli con i cibi tradizionali, anche perché costano molto e dopo poco non appagano più il palato.
E sempre bene evitare gli alcoolici durante l'attività fisica per la pericolosa vasodilatazione che provocano. Usateli con moderazione anche a fine giornata, soprattutto se siete molto stanchi.

La Guida al trekking è di Dolomite

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