Venerdì, 29 Marzo 2024
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PREMIO TREKKING SARDEGNA 2017 per il miglior itinerario archeologico, storico-artistico, religioso, etnografico e naturalistico.

Programmare e realizzare un trekking nel massiccio vulcanico del Montiferru e nei territori delle regioni storiche che gli fanno da corona (Marghine, Planargia, Sinis, Guilcier e Barigadu), costituisce un'esperienza personale davvero unica, ricca di emozioni e in stretta simbiosi con una Natura e un tereritorio per certi versi ancora primordiali.

L’intera regione che proponiamo può essere rappresentata con un ipotetico triangolo, i cui angoli ricadano sulle cittadine di Bosa e Macomer a nord, e la torre di Capo San Marco a sud, nella penisola del Sinis. Se poi si punta un compasso sulla cima di Monte Urtigu in territorio di Santu Lussurgiu e si circoscrive il triangolo in un cerchio con raggio di una cinquantina di chilometri, si ottiene un'unità territoriale ricca e affascinante, scrigno copioso e straordinario di tesori ambientali, archeologici, storici, artistici, etnografici, enogastronomici e naturalistici ancora tutti da scoprire, dove mare e montagna, fiumi e laghi si compenetrano cosi intimamente da fornire panorami di rara bellezza che rapiscono l’occhio e la mente.

Il territorio del massiccio vulcanico del Montiferru, dalle vette più elevate, alle zone pedemontane, sino al mare, costituisce motivo di estremo interesse per geologi, vulcanologi, appassionati di botanica e di archeologia. Moltissime sorgenti d’acqua purissima formano lungo i suoi declivi una raggiera di fiumi e ruscelli vivaci, spezzati da ripide cascate dove la fauna ittica è molto abbondante. Questa parte di Sardegna è stata scelta come zona di ripopolamento di numerose specie animali in via d’estinzione, tra i quali i mufloni, i grifoni e il cervo sardo. Gli stagni di Cabras, Putzu Idu e Santa Giusta ospitano, inoltre, un’avifauna varia e di straordinario interesse per gli appassionati di birdwatching, e formano un ecosistema palustre fra i più vasti d’Europa, protetto dalla Convenzione di Ramsar.

Ma poi c'è ancora tanto da vedere. I resti delle colonie fenice di Cornus e Tharros, le statue giganti di monte Prama, le aree archeologiche con i nuraghi di Losa, Lugherras, Piricu, Macomer, Sindia, le terme romane di Fordongianus, i castelli di Bosa e Cùglieri, sono forse le tappe più pubblicizzate e conosciute, ma come dire, il patrimonio è talmente vasto e pressoché sconosciuto, che c'è veramente l'imbarazzo della scelta e non basterebbe l'intera pagina per citare tutte le rilevanze di questa parte straordinaria di Sardegna.
Anche i numerosi Musei sparsi nei comuni del vulcano (di certo insufficienti a contenere tutti i reperti dalle varie epoche, che le genti antiche hanno lasciato), insieme alle chiese campestri e ai novenari annessi, luoghi straorsinari dove lo Spirito soffia più forte, rappresentano tappe interessantissime e immancabili.

Il territorio della Sardegna centroccidentale nasconde ancora tanti tesori: angoli incantevoli, emergenze archeologiche di straordinario interesse che per brevità non sono state citate, ma che offrono una vasta possibilità di scelta per partecipare alla Edizione del Premio Trekking Sardegna 2017 o semplicemente per trascorrervi i fine settimana con la propria famiglia o con gli amici.

Competenze e professionalità elevate, logistica, servizi puntuali e particolarmente curati faranno si che la vostra escursione si svolga in tutta sicurezza e rappresenti un'esperienza unica da ricordare e ripetere nel tempo. 

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