Fra i tre fondatori della razza è quello che tramite i suoi discendenti ha indubbiamente dato il maggior contributo alla creazione del purosangue.
Era un arabo di razza Kochiani e il suo nome originario era Mannika (o Manak secondo alcuni autori). Fu importato all'età di tre anni dall'Oriente da Thomas Darley, console di Aleppo, che avendolo barattato con un fucile lo inviò in Gran Bretagna, nello Yorkshire, a suo padre Sir Richard.
Era un cavallo di statura piuttosto elevata per un arabo di quei tempi (misurava m 1,51 al garrese) e si mise subito in evidenza per la sua bellezza e per il suo portamento oltremodo elegante. Purtroppo non potè partecipare a corse perché proprio il giorno stabilito per il suo debutto scoppiò la rivoluzione. In razza si distinse per aver generato Bartlet's Childers (m.b. 1716) dal quale discenderà in terza generazione Eclipse, e Flying Childers (m.b. 1714 da Betty Leedes), fratello pieno del precedente, entrambi allevati da un uomo chiamato Childers.
Flying Childers, il cui nome sta a significare «cavallo volante di Childers», fu tale anche di fatto, meritando l'appellativo col quale passò alla storia. Il Duca di Devonshire lo aveva acquistato per utilizzarlo come cavallo da caccia, ma poi, impressionato dai suoi mezzi eccezionali, decise di farlo correre e le sue aspettative non andarono deluse: il cavallo vinse tutte le corse con una facilità irrisoria e nell'ultima, disputata sulla distanza di quattro miglia, inflisse agli avversari un distacco di 400 metri. Fu ritirato dalle corse a seguito delle ripetute minacce rivolte al proprietario e la sua fama sarebbe stata offuscata solo molti anni dopo da Eclipse. In razza non ebbe la fortuna di generare buoni riproduttori, tali da assicurarne la continuazione della linea, nonostante fra i suoi figli vi fossero numerosi vincitori; comunque la sua influenza si è fatta sentire in modo rilevante nella formazione del Trottatore Americano, specie attraverso suo figlio Blaze (1733).
Proprietario: Thomas e Richard Darley Non ha partecipato a corse.
Era un arabo di razza Kochiani e il suo nome originario era Mannika (o Manak secondo alcuni autori). Fu importato all'età di tre anni dall'Oriente da Thomas Darley, console di Aleppo, che avendolo barattato con un fucile lo inviò in Gran Bretagna, nello Yorkshire, a suo padre Sir Richard.
Era un cavallo di statura piuttosto elevata per un arabo di quei tempi (misurava m 1,51 al garrese) e si mise subito in evidenza per la sua bellezza e per il suo portamento oltremodo elegante. Purtroppo non potè partecipare a corse perché proprio il giorno stabilito per il suo debutto scoppiò la rivoluzione. In razza si distinse per aver generato Bartlet's Childers (m.b. 1716) dal quale discenderà in terza generazione Eclipse, e Flying Childers (m.b. 1714 da Betty Leedes), fratello pieno del precedente, entrambi allevati da un uomo chiamato Childers.
Flying Childers, il cui nome sta a significare «cavallo volante di Childers», fu tale anche di fatto, meritando l'appellativo col quale passò alla storia. Il Duca di Devonshire lo aveva acquistato per utilizzarlo come cavallo da caccia, ma poi, impressionato dai suoi mezzi eccezionali, decise di farlo correre e le sue aspettative non andarono deluse: il cavallo vinse tutte le corse con una facilità irrisoria e nell'ultima, disputata sulla distanza di quattro miglia, inflisse agli avversari un distacco di 400 metri. Fu ritirato dalle corse a seguito delle ripetute minacce rivolte al proprietario e la sua fama sarebbe stata offuscata solo molti anni dopo da Eclipse. In razza non ebbe la fortuna di generare buoni riproduttori, tali da assicurarne la continuazione della linea, nonostante fra i suoi figli vi fossero numerosi vincitori; comunque la sua influenza si è fatta sentire in modo rilevante nella formazione del Trottatore Americano, specie attraverso suo figlio Blaze (1733).
Proprietario: Thomas e Richard Darley Non ha partecipato a corse.