Simboli e fuochi ancestrali, maschere bestiali, amuleti contro fatture, occhio e malocchio, antidoti, danze propiziatorie, paganesimo primordiale, evocazioni esoteriche di forze buone, per rendere la Natura più generosa e feconda per il nuovo Anno.
Giovani, anziani e vecchi in un connubio che la tradizione rinnova di anno in anno da un tempo che si perde, lontanissimo...
Uomini forti, orgogliosi, avvezzi alla fatica, dallo sguardo sincero e donne di casa, esperte, sapienti e disponibili.
Ecco la comunità di Neoneli nella regione del Barigadu in Sardegna, uno dei paesi rivieraschi sul Lago Omodeo. Un comune di circa settecento anime guidato con orgoglio da un giovane sindaco attento, volenteroso e con le idee chiare e una Comunità che vuole credere, crescere e continuare a sperare.
Il fuoco purificatore brucia le negatività passate. Interi tronchi di quercia, sughera, roverella, leccio, tagliati e trasportati nei giorni precedenti dagli uomini sulla piazza del paese, addossati gli uni agli altri bruciano con fiamme guizzanti, multiformi, braci ardenti che ricadono all’interno della pila diffondendo nell’aria scintille vivaci e profumi di essenze e natura.
Fuochi magici, ai quali la chiesa locale col suo parroco africano non si sottrae, anzi vi partecipa attivamente con la propria simbologia quasi a riconoscere, attualizzare e ufficializzare il naturalismo pagano del rito, aggiungendovi preghiere, benedizioni e incensi per evocare la divinità nel raccordo panteista della vita.
Riti ancestrali che si ripetono ogni anno per rinsaldare i vincoli di una comunità che spera un futuro migliore in questa parte di Sardegna che come il resto dell’isola vive drammaticamente questi nostri tempi nell’isolamento e l’abbandono.
ATOBIOS SANT’ANTONI IN S’IERRU – SOS CORRIOLOS
Incontri Sant’Antonio d’inverno – I Corriolos
di Bonaventura Licheri, 1760*
Manna est sa niada |
Grande è la nevicata |
Tottus de bona gana |
Tutti di buona voglia |
Cun su biancu mantu |
Con il bianco mantello |
De sa fioca suta |
I fiocchi di neve |
Offerin a chenare |
Offrono da cenare |
Arrivan che tempesta |
Arrivano come tempesta |
Ispantadu Vassallu |
Stupefatto Vassallo2 |
Sos corros de crabolos |
Le corna dei caprioli |
De furcones armados |
Armati di forconi |
Cun sos ossos a giogu |
Con le ossa in movimento |
Su nie a benugu |
La neve al ginocchio |
E sa preiga fatta |
E la predica fatta |
E custos fizos tuos |
E questi tuoi figli |
Sas paraulas mias |
Le mie parole |
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* Bonaventura Licheri (1734 - 1802), gesuita e poeta, nativo di Neoneli. Accompagnatore del p. Giovan Battista Vassallo (1681-1775), anch'egli gesuita, definito "Apostolo della Sardegna" per la sua intensa opera di evangelizzazione della Sardegna centrale.
1 Dolce tradizionale sardo composto dalla saba che si ottiene col mosto bollito, farina, uva passa, noci, pinoli, mandorle, lievito di birra e sale.
2 Si può immaginare come le evoluzioni dei Corriolos abbiano impressionato p. Giovan Battista Vassallo che con la sua predicazione si proponeva di dissuadere gli abitanti di Neoneli da tali rituali pagani e convertirli al cattolicesimo.
3 Fino a destinazione, a Su Brugu appunto, rione di Neoneli.
4 Covata, gèrme, razza, radice, genia.
5 Terminata 'sa pagania'