Figlio di Polynesian, uno stallone il cui grande merito è stato quello di generare sempre prodotti sanissimi, Native Dancer era un soggetto di taglia superiore alla media, dal collo muscoloso e possente e dai quarti posteriori molto sviluppati, con un garrese molto rilevato e spalle robuste.
In azione il cavallo metteva in moto le sue leve potenti che gli consentivano una falcata di notevole ampiezza.
È stato uno dei più grandi campioni prodotti dall'allevamento statunitense e ha svolto la sua carriera di corse dai 2 ai 4 anni scendendo in pista 22 volte. Fu battuto in una sola occasione, nel Kentucky Derby, quando, intralciato sull'ultima curva, fu preceduto sul traguardo di una sola testa da Dark Star. Questa sconfitta oltre che dell'imbattibilità lo avrebbe privato anche della «Triplice Corona Americana», alloro che aveva ampiamente dimostrato di meritare.
Native Dancer debuttò dunque a due anni in una corsa nell'ippodromo di Jamaica il 19 aprile dove, ovviamente, vinse e a soli quattro giorni di distanza sulla stessa pista si aggiudicò le Youthful Stakes. Fece la sua ricomparsa in pubblico ai primi di agosto e nel corso del mese disputò quattro corse all'ippodromo di Saratoga fra le quali le Saratoga Special Stakes e le Hopeful Stakes.
Non era passato nemmeno un mese quando il cavallo scese in pista altre due volte, a intervalli di soli sei giorni, a Belmont Park per imporsi prima in una corsa di ordinaria amministrazione e poi nelle Futurity Stakes. L'annata per Native Dancer si chiuse al Jamaica con la vittoria nelle East View Stakes sulla distanza dei 1700 metri. A tre anni il cavallo fece il suo rientro stagionale sullo stesso ippodromo aggiudicandosi due importanti successi nelle Gotham Stakes e nelle Wood Memorial Stakes, ad intervallo di soli sette giorni l'uno dall'altro. Dopo una settimana Native Dancer subì al Churchill Downs la sconfitta inaspettata: una vera disdetta se si pensa che a batterlo fu un cavallo del quale aveva sempre facilmente avuto ragione.
Nello stesso mese di maggio conquistò altri due preziosi traguardi, quello delle Withers Stakes a Belmont Park ma, soprattutto, quello delle Preakness Stakes a Pimlico dopo appena sette giorni, battendo per una incollatura Royal Bay Gem. Native Dancer proseguì quell'anno nella serie di vittorie aggiudicandosi le Belmont Stakes (precedendo con lo stesso distacco delle Preakness lo stesso avversario), le Dwyer Stakes ad Aqueduct, l'Arlington Classic, le Travers Stakes a Saratoga, l'American Derby al Washington Park. A quattro anni scese ancora in pista tre volte vincendo fra l'altro il Metropolitan Handicap a Belmont Park con il peso di 59 kg; in questa corsa si impose con un margine strettissimo, in quanto una sola incollatura lo divideva sul traguardo dal secondo arrivato. Native Dancer vinse su quasi tutte le distanze comprese fra i 1000 e i 2400 metri dimostrando d'avere tutti i requisiti di un soggetto di levatura classica.
L'appellativo di «grigio volante» fu quanto mai appropriato a questo cavallo, che nonostante il colore del suo mantello, poco apprezzato dagli americani, fu amato e stimato sia come corridore che come stallone. In razza Native Dancer ha dato una serie di ottimi soggetti fra i quali Dan Cupid (s. 1956) padre di Sea Bird; Raise a Native (s. 1961) padre di Majestic Prince, vincitore del Kentucky Derby e delle Preakness Stakes; Dancer's Image (gr. 1965) padre di Godswalk e fra le femmine Natalina (b. 1957) madre del famoso Northern Dancer.
Allevatore: A.G. Vanderbilt
Proprietario: A.G. Vanderbilt
Vittorie più prestigiose: Saratoga Special Stakes, Hopeful Stakes, Futurity Stakes, Wood Memorial Stakes, Withers Stakes, Preakness Stakes, Belmont Stakes, Arlington Classic Stakes, Travers Stakes, American Derby, Metropolitan Handicap