
Nato in Marocco, nel 1731 fu donato dal Bey di Tunisi al Re Luigi XV, insieme ad altri sette stalloni orientali, per onorare la conclusione di un trattato commerciale con la Francia firmato dal Conte de Mauty. Il sovrano francese non dimostrava alcun apprezzamento per i cavalli orientali per cui ne fu disposta la vendita. A distanza di tempo un inglese, Mr. Coke, notò sul Pont Neuf di Parigi un cavallo di aspetto tutt'altro che disprezzabile, anche se ridotto in condizioni pietose, attaccato a un carretto per annaffiare e, colpito dalla sorte toccata a un così bell'animale, lo acquistò per 75 franchi.
L'acquirente portò con sé in Inghilterra «Curven's Bay Barb», questo era il nome del cavallo a quel tempo, per rivenderlo poi a un suo amico, un certo Williams, titolare d'una taverna a Saint James. Costui tentò senza successo (a causa del carattere difficile) di far correre il cavallo per cui decise di venderlo a Lord Godolphin il quale lo impiegò nel suo allevamento nel Cambridgeshire come rilevatore di cavalle in calore. Da quel momento il cavallo ebbe, secondo le consuetudini del tempo, il nome del nuovo proprietario cui fu abbinato l'aggettivo Arabian, mentre più propriamente si sarebbe dovuto ricorrere all'appellativo Barb.

Si racconta che nel 1738 in occasione di tre corse disputate a Newmarket rispettivamente dai suoi tre figli Regulus (corsa per tre anni), Cade (corsa per quattro anni) e Lath (corsa per cinque anni) Lord Godolphin, sicuro della vittoria dei suoi rappresentanti, avesse fatto condurre Godolphin Arabian sul campo di corse per dargli la possibilità di assistere alla vittoria dei suoi tre «rampolli», i quali puntualmente vinsero non deludendo le aspettative dell'eccentrico proprietario. Da uno dei tre, Cade (fra l'altro fratello pieno di Lath), nacque Matchem che assicurò la continuazione della linea dell'illustre progenitore.
Proprietario: Lord Godolphin
Non ha partecipato a corse.