Thoroughbred sta a significare «allevato in purezza», e questo in effetti è stato l'intento che ha, nel corso di quasi tre secoli, portato alla creazione di questo cavallo nel quale la velocità viene a essere esaltata al massimo.
Infatti le origini del Purosangue Inglese risalgono agli inizi del 1700 allorché furono importati oltre la Manica quelli che devono essere considerati i fondatori della razza e gli antenati in linea diretta maschile di tutti i soggetti ad essa appartenenti attualmente esistenti: il baio oscuro Byerley Turk di origine turca, il baio Darley Arabian di origine araba e l'altro baio oscuro Godolphin Arabian di origine berbera. L'introduzione di questi tre stalloni avvenne fra gli ultimi anni del 1600 e il primo quarto di secolo del 1700. Ma non furono solo questi tre stalloni a partecipare originariamente alla fondazione della razza, in quanto almeno altri 475, secondo i calcoli fatti da Joseph Osborne nel 1881, tutti di origine orientale, vi contribuirono inizialmente senza però riuscire ad assicurarsi una discendenza in linea diretta maschile che giungesse fino ai nostri giorni.
Lo stesso discorso vale per le fattrici, delle quali solo una quarantina delle cento originariamente iscritte nello Stud-Book sono riuscite a far sopravvivere la loro linea diretta femminile attraverso le loro discendenti. Questo nucleo iniziale di fattrici costituiva le «Royal Mares», vale a dire le fattrici selezionate di Casa Reale e rappresentavano il risultato di un rigoroso lavoro portato avanti attraverso incroci con l'apporto sempre determinante di sangue orientale.
A questo proposito è opportuno far presente che nel Purosangue Inglese esistono varie famiglie, contrassegnate da un numero che si riferisce per l'appunto all'antenata originaria: una specie di cognome che si trasmette però dalla madre ai figli a differenza di quanto accade negli uomini. Questo numero distintivo si trova nei pedigree al fianco del nome degli ascendenti più lontani presi in considerazione; i soggetti che discendono da fattrici non iscritte sin dall'origine nel I volume dello Stud-Book inglese sono contrassegnati da un «asterisco», da un «trattino» o da uno «0».
Attraverso questo sistema, ideato dall'australiano Bruce Lowe verso la metà del 1800, è possibile stabilire quali linee femminili abbiano concorso con successo a trasmettere le qualità necessarie a un cavallo da corsa per essere prima un buon corridore e poi un affermato riproduttore.
Di quelle famiglie originarie molte si sono estinte, ma una quarantina, come detto, sono ancora in vita continuando a produrre campioni e assicurando la perpetuazione della razza.
Dai tre fondatori del Purosangue Inglese discendono altrettanti capostipiti, e cioè da Byerley Turk, in quarta generazione, Herod (b. 1758); da Darley Arabian, sempre in quarta generazione, Eclipse (s. 1764); da Godolphin Arabian, questa volta in seconda generazione, Matchem (b. 1748).
Da questi tre ceppi derivano tutti gli attuali rappresentanti della razza nel mondo.
Il Purosangue Inglese morfologicamente non presenta caratteri troppo omogenei in quanto la selezione è stata attuata sulla base dei meriti agonistici dei riproduttori e non sulle loro caratteristiche somatiche. Si riscontrano così soggetti la cui statura a esempio varia da un minimo di m 1,50 a un massimo di oltre m 1,70. Ma anche per gli altri caratteri si può osservare una notevole variabilità, per cui si possono distinguere tre tipi morfologici, i quali si differenziano fra loro anche dal punto di vista attitudinale: lo «sprinter» molto veloce, si presenta più alto, con dorso e reni allungati, torace più profondo, groppa obliqua e spalla piuttosto dritta; lo «stayer» dotato di fondo, più piccolo, con torace ampio, dorso più breve, groppa orizzontale e spalla inclinata; un tipo «intermedio» con groppa obliqua ma spalla inclinata e dorso piuttosto breve, che manifesta particolare attitudine per le corse ad ostacoli.
Infatti le origini del Purosangue Inglese risalgono agli inizi del 1700 allorché furono importati oltre la Manica quelli che devono essere considerati i fondatori della razza e gli antenati in linea diretta maschile di tutti i soggetti ad essa appartenenti attualmente esistenti: il baio oscuro Byerley Turk di origine turca, il baio Darley Arabian di origine araba e l'altro baio oscuro Godolphin Arabian di origine berbera. L'introduzione di questi tre stalloni avvenne fra gli ultimi anni del 1600 e il primo quarto di secolo del 1700. Ma non furono solo questi tre stalloni a partecipare originariamente alla fondazione della razza, in quanto almeno altri 475, secondo i calcoli fatti da Joseph Osborne nel 1881, tutti di origine orientale, vi contribuirono inizialmente senza però riuscire ad assicurarsi una discendenza in linea diretta maschile che giungesse fino ai nostri giorni.
Lo stesso discorso vale per le fattrici, delle quali solo una quarantina delle cento originariamente iscritte nello Stud-Book sono riuscite a far sopravvivere la loro linea diretta femminile attraverso le loro discendenti. Questo nucleo iniziale di fattrici costituiva le «Royal Mares», vale a dire le fattrici selezionate di Casa Reale e rappresentavano il risultato di un rigoroso lavoro portato avanti attraverso incroci con l'apporto sempre determinante di sangue orientale.
A questo proposito è opportuno far presente che nel Purosangue Inglese esistono varie famiglie, contrassegnate da un numero che si riferisce per l'appunto all'antenata originaria: una specie di cognome che si trasmette però dalla madre ai figli a differenza di quanto accade negli uomini. Questo numero distintivo si trova nei pedigree al fianco del nome degli ascendenti più lontani presi in considerazione; i soggetti che discendono da fattrici non iscritte sin dall'origine nel I volume dello Stud-Book inglese sono contrassegnati da un «asterisco», da un «trattino» o da uno «0».
Attraverso questo sistema, ideato dall'australiano Bruce Lowe verso la metà del 1800, è possibile stabilire quali linee femminili abbiano concorso con successo a trasmettere le qualità necessarie a un cavallo da corsa per essere prima un buon corridore e poi un affermato riproduttore.
Di quelle famiglie originarie molte si sono estinte, ma una quarantina, come detto, sono ancora in vita continuando a produrre campioni e assicurando la perpetuazione della razza.
Dai tre fondatori del Purosangue Inglese discendono altrettanti capostipiti, e cioè da Byerley Turk, in quarta generazione, Herod (b. 1758); da Darley Arabian, sempre in quarta generazione, Eclipse (s. 1764); da Godolphin Arabian, questa volta in seconda generazione, Matchem (b. 1748).
Da questi tre ceppi derivano tutti gli attuali rappresentanti della razza nel mondo.
Il Purosangue Inglese morfologicamente non presenta caratteri troppo omogenei in quanto la selezione è stata attuata sulla base dei meriti agonistici dei riproduttori e non sulle loro caratteristiche somatiche. Si riscontrano così soggetti la cui statura a esempio varia da un minimo di m 1,50 a un massimo di oltre m 1,70. Ma anche per gli altri caratteri si può osservare una notevole variabilità, per cui si possono distinguere tre tipi morfologici, i quali si differenziano fra loro anche dal punto di vista attitudinale: lo «sprinter» molto veloce, si presenta più alto, con dorso e reni allungati, torace più profondo, groppa obliqua e spalla piuttosto dritta; lo «stayer» dotato di fondo, più piccolo, con torace ampio, dorso più breve, groppa orizzontale e spalla inclinata; un tipo «intermedio» con groppa obliqua ma spalla inclinata e dorso piuttosto breve, che manifesta particolare attitudine per le corse ad ostacoli.