Grande passista, Ortello, figlio di Teddy, robusto come tutti i prodotti di quell'eccezionale stallone, ma con minore consistenza rispetto al padre, vinse tutte le corse disputate a eccezione di tre: il Gran Criterium a due anni nel quale fu secondo dietro Aruntius, il Premio Chiusura a tre anni che fu vinto da Gerard, il quale lo precedette di strettissima misura, e il Prix de l'Are de Triomphe a quattro anni nel quale giunse quarto. A due anni Ortello vinse il Premio Chiusura davanti ad Erba e da quel giorno fino alla stessa corsa dell'anno successivo non subì più alcuna sconfitta.
In Italia a tre anni si impose nel Derby, nel Gran Premio di Milano (nel quale battè il francese Pinceau) e nel St. Leger, mentre in Francia si affermò nel Prix de l'Are de Triomphe precedendo l'altro francese Kantar e il tedesco Oleander.
Dopo il secondo posto nel Premio Chiusura del 1929, Ortello riprese a vincere, ma solo in corse di secondaria importanza. La sua preparazione in vista della Gold Cup, per la quale era stato trasferito in Inghilterra, fu interrotta poichè cadde in lavoro e non potè così partecipare alla grande corsa di Ascot.
In autunno, ristabilito dalle conseguenze di quell'incidente, tornò in Francia per disputare il Prix de l'Are de Triomphe, nel tentativo di replicare il successo dell'anno prima, ma come già detto non riuscì ad andare al di là del quarto posto.
Nel complesso la carriera di Ortello fu senza dubbio eccellente, come anche le sue prestazioni in razza. Dette infatti molti vincitori e soggetti di buon livello, fra i quali Moroni (padre di Golfo vincitore del Derby italiano del 1949), Torbido e Macherio. Esportato negli Stati Uniti nel 1947, morì purtroppo non appena giunto in California, in seguito a una crisi cardiaca.
Allevatore: Nob. Giuseppe de Montel
Proprietario: Nob. Giuseppe de Montel
Vittorie più prestigiose: Derby Italiano, Gran Premio di Milano, Prix de l'Are de Triomphe, St. Leger Italiano