Venerdì, 17 Maggio 2024

Ambiente

Spirituali

Il Santuario di Nostra Signora del Rimedio e il Giubileo della Misericordia

wikimapia.orgAlla periferia di Oristano sorge uno dei santuari più antichi e noti della Sardegna. Dedicato alla B.V. del Rimedio. Le celebrazione religiose iniziano con la novena e vivono il momento culminante l’8 settembre, quando le messe si succedono ininterrottamente per tutta la giornata in modo da far fronte alle richieste delle migliaia di fedeli che arrivano da tutta l’isola.
La parte religiosa della festa è affiancata dalle tante iniziative che hanno luogo nei pressi della chiesa dove, oltre alle consuete bancarelle, trovano spazio anche gli stands per la degustazione dei tipici prodotti della eno-gastronomia locale (muggini, anguille, maialetti, mustaccioli, vini).

Sabato 19 dicembre 2015, S.E. Mons. Ignazio Sanna, Arcivescovo di Oristano  procederà solennemente all'Apertura della Porta della Misericordia presso il Santuario di Nostra Signora del Rimedio.

Sedilo e il Giubileo della Misericordia

vista insiemeRiflessi del lago Omodeo, contenitore di linfa preziosa per l'aspra e arida terra di Sardegna, irradiano Sedilo e i Comuni del Barigadu e del Guilcier che gli fanno da corona e si preparano speranzosi alla grazia del grande Giubileo della Misericordia che Papa Francesco I ha voluto decentrare in tutte le Diocesi della Chiesa universale di Roma. 

Nel santuario di Sedilo la fede e la devozione dei sardi sono fortissime e si rinnovano di anno in anno per San Costantino imperatore, divenuto vessillifero della religione cristiana. Gli onori che i sedilesi e tutta la Sardegna rivolgono  al santo protettore richiamano la storica vittoria a Ponte Milvio dell'impertore Costantino su Massenzio del 312 d.C. 
Secondo la leggenda (ne sono fiorite tantissime),  la battaglia fu preceduta dalla comparsa in cielo della scritta In hoc signo vinces accanto ad una croce (Con questo segno vincerai ). 
L'accettazione del segno prodigioso da parte di Costantino gli consentì la vittoria sull'avversario e della definitiva affermazione della religione cristiana nell'impero.
Storicamente le cose non sono andate proprio così, ma qui la storia - se non per fatti realmente documentati - c'entra ben poco.

Della grande devozione per San Costantino Santu Antine, come lo chiamano la gente di Sardegna - dei suoi poteri taumaturgici, delle tantissime grazie  ottenute dal popolo dei fedeli per sua intercessione, il santuario è scrigno prezioso di testimonianze: centinaia di ex voto di ogni tempo e condizione sociale tappezzano in ogni punto le pareti della chiesa, autentici e preziosissimi documenti storici della fede e delle grazie ricevute dal popolo dei fedeli.

Le porte Sante del Giubileo della Misericordia a Sedilo si apriranno il giorno 20 dicembre 2015 con una solenne e suggestiva concelebrazione da parte di S.E. Mons. Mauro Maria Morfino Vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa.

Il Santuario della Madonna di Bonacatu e il Giubileo della Misericordia.

 

nostra signoraIl Comune di Bonàrcado è un borgo agricolo e pastorale posto a m. 282 s.l.m. sulle falde orientali del Montiferru, meta di grande interesse soprattutto per il notevole complesso religioso, posto all’uscita dell’abitato sulla SP 15 verso Santu Lussurgiu, consistente nella chiesa romanica si S. Maria, già annessa a un convento camaldolese dipendente dall'abbazia di S. Zenone di Pisa, e nel vicino antichissimo santuario della Madonna di Bonacattu, meta di pellegrinaggi in occasione della festa religiosa celebrata il 14 settembre.

Nel piazzale della chiesa, a pochi passi da essa è il piccolo santuario della Madonna di Bonacatu, arcaica costruzione a croce greca con rudimentale cupoletta all'incrocio dei bracci, singolare esempio altomedievale (VII sec.?) di sopravvivenza di maniere tardoromane o paleocristiane, ampliato negli anni successivi al 1242; all'esterno è decorato di caratteristici archetti su mensoline e di ciotole iridescenti, mentre all'interno custodisce una terracotta policroma, raffigurante la Madonna col Bambino, di scul­tore fiorentino influenzato da Donatello.
epigrafe bonarcado 1263Importanti testimonianze e notizie storiche sulla vita della comunità religiosa di S. Maria, che estendeva la sua autorità e giurisdizione su tutto il territorio circostante, sono raccolte nel «condaghe», insieme libro contabile dei monaci e cronaca di epoca giudicale.
La chiesa, consacrata nel 1146-47 e originariamente a unica navata (di quest'epoca rimangono solo la facciata, il fianco d. notevolmente rimaneggiato e la torre campanaria, che rivelano forme toscano-lombarde), fu prolungata con una curiosa appendice a «tau» fra il 1242, secondo l’iscrizione sulla parasta d'angolo della tribuna absidale, e il 1268, ad opera di maestranze arabe di provenienza spagnola, qui attive per la prima volta in Sardegna; ulteriori modifiche furono apportate nel sec. XVIII, quando vennero aggiunte una seconda navata e alcune cappelle; ancora un restauro nel 1954 e l’ultimo è stato ultimato lo scorso anno.1

In occasione dell'Anno Giubilere della Misericordia, il 1° gennaio 2016 S. E. Mons. Ignazio Sanna Arcivescovo di Oristano procederà solennemente all'Apertura della Porta Santa presso il Santuario di Bonacatu in Bonarcado.

Cfr. Touring Club Italiano, Guida Sardegna, Milano 1984, pp. 288, 289

 

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