Circa quattro secoli sono trascorsi da quando in Inghilterra cominciarono a sorgere i primi, se così si può dire, ippodromi. Agli inizi si trattò in realtà più che altro di percorsi recintati che nulla avevano a che fare con la nostra concezione d'ippodromo. Da allora Io sviluppo e l'incremento di questi luoghi destinati allo svolgimento delle corse dei cavalli sono stati continui e hanno interessato ogni angolo del mondo.
Attualmente, specie in alcuni paesi, esistono impianti favolosi che uniscono ai moderni accorgimenti tecnici, che fanno delle piste l'ideale terreno di gara, infrastrutture in grado di assicurare allo spettatore ogni comodità.
Le piste possono essere in erba, in sabbia o in terra battuta e il loro sviluppo, così come il loro tracciato, presenta notevoli difformità, specie in alcuni paesi rispetto ad altri. Alcuni ippodromi presentano piste il cui andamento altimetrico è perfettamente pianeggiante, mentre in altri lungo il tracciato esistono dislivelli a volte anche di una certa entità.
Un fattore molto importante riguardo alle piste consiste nella capacità di drenaggio che offrono gli strati sottostanti, consentendo al terreno di mantenere in superficie la sua morbidità ed elasticità attraverso un rapido deflusso dell'acqua apportata dalle piogge o impiegata nell'irrigazione.
Abbiamo voluto offrire una panoramica di grafici di alcuni degli ippodromi più importanti del mondo senza interessarci di quelli che sono i servizi offerti, ma soffermando l'attenzione sulle piste, i percorsi e gli starts delle principali distanze sulle quali le corse vengono disputate.
A proposito di questi grafici va detto che non tutti sono riprodotti in scala in quanto alcuni, ed in particolare quelli delle piste inglesi, sono schematizzati e pertanto non tengono talvolta conto dei rapporti reali, specie per quanto attiene la posizione delle partenze.