Venerdì, 29 Marzo 2024
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rivista trekking 61 1992 OL

A distanza di un quarto di secolo, riproponiamo l'esperienza fatta dagli studenti della Scuola Media di Santu Lussurgiu con il trekking Oltre il Vulcano verso il Mare.  L'itinerario si aggiudicò il primo premio nella VII edizione del Premio Nazionale Scuola indetto dal Centro Documentazione Trekking in collaborazione con la Rivista del Trekking, l'Invicta, la Provincia Autonoma di Trento.

La versione on line che (ri) proponiamo può avvalersi della mappa interattiva satellitare di GoogleMaps, attraverso la quale abbiamo variato  leggermente il percorso rendendolo più breve e comprensivo delle rilevanze presenti lungo il cammino.

MAPPA INTERATTIVA DELL'ITINERARIO >>

 

 

  

Un trekking di due giorni nella Sardegna centro occidentale, sul Massiccio vulcanico del Montiferru, in provincia di Oristano, per giungere dai monti fino alla costa, in un ambiente suggestivo e incontaminato, a contatto con una natura di straordinario interesse, e con i resti di una storia antichissima che ha lasciato i propri segni nelle abitudini e nel folclore.

Il racconto di un'esperienza diretta di conoscenza del territorio, vissutala ragazzi di una scuola media che con entusiasmo e impegno hanno scoperto, passo dopo passo, gli aspetti più tipici e peculiari della loro terra.

Coordinatore progetto: Umberto Guerra.
Foto: Giovanni Sechi.

Siamo nella Sardegna centro occidentale, sul Massiccio vulcanico del Montiferru, agevolmente raggiungibile (anche senza cartelli indicatori che - incredibile ma vero - nessuno si preoccupa di far installare!) dalla S.S. 131 Carlo Felice attraverso gli svincoli di Macomer, Abbasanta, Paulilatino e Tramatza/Oristano-Nord; oppure, provenendo da Nord-Ovest e percorrendo la Panoramica Alghero Bosa, passando per Macomer e Cuglieri.

Il paese di Santu Lussurgiu è situato a mezza altezza sul versante orientale del Montiferru; con i monti che lo sovrastano a semicerchio da Nord Ovest, si adagia in una conca/bocca vulcanica, e con le sue case poste ad anfiteatro si apre a Sud-Est mostrandosi al visitatore solo al suo arrivo. All'imbrunire, invece, a dispetto di tutte le segnalazioni, è possibile individuarne da lontano la posizione guidati dalla luce rossastra dei lampioni che dal paese sale, oltre le cime, come in un suggestivo risveglio del vecchio vulcano.

Santu Lussurgiu si trova a 550 metri sul livello del mare, nella provincia di Oristano, conta 2419 abitanti (aprile 2014) ed ha un' economia basata principalmente sulla pastorizia, gli allevamenti e l'artigianato.
Sono circa 10.000 ettari di ambienti suggestivi, pressoché incontaminati, di essenze arboree primitive, di santuari archeologici e panorami stupefacenti a giro d'orizzonte, dove il basalto ha creato morfologie primordiali nel territorio, ha modellato case, vie, slarghi del centro storico cittadino.
Qui la vita scorre tranquilla (si fa per dire!) ed è possibile rigenerare il corpo e lo spirito con lunghe passeggiate sui monti tra i quali il paese si adagia per godere il primo sole del mattino, tra boschi secolari e le mille sorgenti d'acqua purissima (definita da molti “miracolosa” per le sue eccezionali proprietà curative), che formano alle spalle del paese una raggiera di ruscelli vivaci, spezzati da ripide cascate e popolati da trote e anguille, col profumo del mare che sale, oltre le cime, mescolandosi all'odore di mirto, di lentisco, lavanda e timo.

Questo è il polmone verde della provincia di Oristano dove le specie faunistiche in via d'estinzione (cervi, mufloni, grifoni) trovano l'habitat ideale per vivere e riprodursi e dove vengono allevati i migliori cavalli anglo-arabi-sardi che vincono i concorsi ippici e perpetuano il binomio che lega da sempre Santu Lussurgiu al cavallo. Tradizioni antichissime scandiscono i mesi dell'anno: un orologio del costume che da gennaio a dicembre propone appuntamenti folcloristici, equestri, musicali, economici, enogastronomici, culturali e religiosi. Luogo ideale di studio di meditazione e di vacanza, per chi ama il rapporto vero con la natura, la genuinità dei cibi, l'ospitalità, qui considerata ancora sacra. E'proprio in questo contesto che nasce e si sviluppa l'itinerario che proponiamo. Seguiteci!

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