Una delle attività più significative che un escursionista può svolgere, è quella di individuare le tracce degli animali lungo il cammino, di incontrarli e di fotografarli.
A questi tre momenti sono legati aspetti molto emozionanti di un trekking.
Ogni ambiente infatti è caratterizzato da presenze animali invisibili o quanto meno nascoste ai nostri occhi. Il territorio sembra così disabitato, ed invece, se si è capaci di osservare i segni sul terreno si scoprono le tante presenze che rendono vivi boschi, campi, radure.
Frutti "forati"e in parte mangiati, mucchi di foglie, batuffoli di lana impigliati sui fili delle recinzioni, le impronte dei camosci e degli altri ungulati, le tracce ben evidenti dei cinghiali, i rumori delle ghiande che gli scoiattoli lasciano cadere.
In questo modo il trekker prenderà coscienza di non essere solo, e sarà un'esperienza entusiasmante sapere individuare gli animali selvatici che gli stanno attorno analizzandone le tracce lasciate sul terreno; e poi, magari, attendere con pazienza l'uscita di uno di questi abitanti e immortalarlo con una fotografia.
Anche questa, naturalmente, è un'arte da imparare per gradi.
Ci sono manuali che insegnano ad individuare gli animali nel loro ambiente naturale senza disturbarli e infastidirli, nel pieno rispetto delle loro abitudini.