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affreschi chiesa san giorgiIsola di Montemonaco con la Chiesa di S. Giorgio

È proprio attraversando la strada che costeggia il grande lago che troviamo la frazione Isola dove le case realizzate con arenaria gialla sembrano fondersi con la natura, possiamo ammirare la Chiesa di S. Giorgio all’Isola, che si affaccia sull’ultima parte del lago.

L'antico edificio, soggetto all’abbandono e all’umidità, si presenta solitario, con il suo possente campanile che svetta nella facciata, al centro di una penisola attorniato da vegetazione autoctona di latifoglie.

Fu possesso farfense per tutto il Medio Evo. Nel 996 i Monaci dell’Abbazia di Farfa stabilitisi a S. Vittoria in Matenano, cedettero la deruta chiesa di S. Giorgio a tre presbiteri.

La struttura originaria più antica è l’abside: si può notare la piccola monofora a doppio strombo, e lungo il muro dei loggiati successivamente murati. La Chiesa nel XIV secolo fu una prepositura. Il presbitero D. Giovanni de Leonardis diede inizio ai lavori di restauro della chiesa nel 1535 così come indicato sul portale d'ingresso.

L’Impianto originario si presentava ad una navata. Successivamente, alla facciata fu addossata la torre campanaria e fatta costruire una seconda navata sul lato sinistro e la sagrestia su quello destro.

Nel 1573, sulla torre già esistente, il visitatore Apostolico Mons. Maremonti, fece costruire l’impianto a vela in cui trovano alloggio due campane.
Si accede alla chiesa attraverso il criptoportico alla base del campanile.

Nella calotta absidale, possiamo ammirare degli affreschi bizantini dell'XI-XII secolo raffiguranti, il Deesis, ovvero “la grande preghiera” con il Cristo Pantocrator, alla destra la Madonna, e alla sinistra S. Giovanni Battista e nel tamburo una teoria di apostoli.

Vicino alla monofora centrale appaiono: S. Pietro, S.Paolo ed altri Santi. Questi affreschi sono da inquadrare ad uno stile romanico che risente ancora di influenze orientali (protoromanico).

Di grande interesse è il baldacchino dell’altare maggiore, datato 1555, che presenta la figura di S. Giorgio nell’atto di salvare una giovane dal drago, nella nicchia in alto il Padreterno e sotto una croce nuda ed ai lati La Madonna, S. Giovanni e il committente in abito talare.
L’antico edificio possedeva un crocifisso ligneo della seconda metà del XIII secolo, un “Christus Triumphas”con rimandi bizantineggianti, perfettamente conservato, ora è presente al Museo di Arte Sacra di Montemonaco.


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