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NURAGHE PIRICCU - BANZOS

DSC05054Per giungere a Banzos percorriamo il sentiero che attraversa le regioni di Mura Sulzaga e Camputzola.
Sulla destra, possiamo osservare il de­posito d'acqua di Santu Miale, che rifornisce la città di Oristano; e, pro­seguendo, giungiamo al bivio per Pau­lilatino e Santu Lussurgiu; tiriamo dritti sulla strada asfaltata.

Nell'aria c'è molta umidità e l'ora scelta per questo spostamento non è delle migliori: dobbiamo pranzare e il caldo afoso ci sovrasta. Per fortuna siamo poco distanti da Banzos e lì po­tremo rifornirci d'acqua fresca, man­giare e riposarci.

Passiamo davanti alla Scuola Agraria di Banzos, lascito della nobile famiglia Meloni ai lussurgesi perché vi realizzassero un moderno istituto di studi; ma i cancelli sono chiusi e la Scuola non funziona da anni. Poco più avanti, finalmente, facciamo sosta. Nell'abbeveratoio a sinistra della strada, sotto un ponte, è necessario attendere molto per rifornirci d'acqua: i nostri compagni l'hanno preso letteralmente d'assalto.

Iniziamo a sistemarci per consumare il pasto, ma non ne abbiamo iltempo: un violento acquazzone ci costringe a ri­pararci in una stalla, oltre la strada, e chiedere ospitalità al proprietario che ci accoglie di buon grado. Si pranza e ci si riposa. L'acquazzone ci costringe a variare i nostri programmi. E pensare che i bruchi questa mattina ci avevano av­vertito!

Avremmo dovuto visitare i ruderi di epoca romana situati in una cam­pagna poco distante dall'abbeveratoio, ma è tardi e preferiamo raggiungere Matziscula, meta sicuramente più interessante.


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