Archeologia
Archeogalley
Per giungere a Banzos percorriamo il sentiero che attraversa le regioni di Mura Sulzaga e Camputzola.
Sulla destra, possiamo osservare il deposito d'acqua di Santu Miale, che rifornisce la città di Oristano; e, proseguendo, giungiamo al bivio per Paulilatino e Santu Lussurgiu; tiriamo dritti sulla strada asfaltata.
Nell'aria c'è molta umidità e l'ora scelta per questo spostamento non è delle migliori: dobbiamo pranzare e il caldo afoso ci sovrasta. Per fortuna siamo poco distanti da Banzos e lì potremo rifornirci d'acqua fresca, mangiare e riposarci.
Passiamo davanti alla Scuola Agraria di Banzos, lascito della nobile famiglia Meloni ai lussurgesi perché vi realizzassero un moderno istituto di studi; ma i cancelli sono chiusi e la Scuola non funziona da anni. Poco più avanti, finalmente, facciamo sosta. Nell'abbeveratoio a sinistra della strada, sotto un ponte, è necessario attendere molto per rifornirci d'acqua: i nostri compagni l'hanno preso letteralmente d'assalto.
Iniziamo a sistemarci per consumare il pasto, ma non ne abbiamo iltempo: un violento acquazzone ci costringe a ripararci in una stalla, oltre la strada, e chiedere ospitalità al proprietario che ci accoglie di buon grado. Si pranza e ci si riposa. L'acquazzone ci costringe a variare i nostri programmi. E pensare che i bruchi questa mattina ci avevano avvertito!
Avremmo dovuto visitare i ruderi di epoca romana situati in una campagna poco distante dall'abbeveratoio, ma è tardi e preferiamo raggiungere Matziscula, meta sicuramente più interessante.