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La Sardegna deve molte delle sue conoscenze al Generale Alberto Ferrero della Marmora. Le sue opere sono ancora pietre miliari per gli studi archeologici, geologici, etnografici, faunistici, botanici, artistici e ambientali della Sardegna. Uno dei grandi esploratori dell'Ottocento che ha percorso in largo e in lungo l’Isola studiandola in ogni suo aspetto. 

Nel Montiferro, che egli chiama «il gigante dei monti ignei della Sardegna» e a Santu Lussurgiu in particolare, egli ha sostato a più riprese, ospite di Mad. Jeannette Terse moglie di Don Agostino Obino1, ma ospite anche di pastori, di squadre di cacciatori nelle zone più impervie, sulle cime più alte quando vi si recava per effettuare i rilievi necessari per la sua grande triangolazione dell'isola.

Il Della Marmora, come si è accennato, amava particolarmente il Montiferru: lo rileviamo oltre che dalle numerose visite, dai curiosi episodi che egli stesso ci racconta e che dimostrano la popolarità e l'affetto che il generale-scienziato riscuoteva tra la gente del Montiferru. Affetto sicuramente ricambiato dal Della Marmora al punto di venir meno - come nell'episodio che segue - ai suoi doveri di Commissario reale straordinario in Sardegna.


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