Mercoledì, 16 Ottobre 2024

GRAMSCI ANTONIO

Gramsci Antonio

Gramsci

occhialiGRAMSCI

Regia di Piero Nelli

Produttore: Libero Bizzarri e Gigi Martello

Anno: 1958

Sulla base delle "Lettere dal carcere" e di notizie storico biografiche, il documentario propone una rievocazione poetica della personalità umana e intellettuale di Antonio Gramsci. Dalle mura della casa penale di Turi, dove Gramsci, condannato dal tribunale speciale, passò lunghi anni, le immagini ci riportano alla nativa Sardegna e agli anni della sua formazione a Torino. Vengono quindi rievocati gli anni della guerra e quelli tormentati del primo dopoguerra e del fascismo, e con essi l'attività intellettuale e di dirigente di Antonio Gramsci, che rapidamente lo trasforma in una figura di primo piano nella vita politica e culturale nazionale ed internazionale. Nella cella della casa penale di Turi nascono i "Quaderni dal carcere". Fino all'ultimo, come testimonia la sua lettera al figlio, il suo pensiero è rivolto agli uomini e alle vicende della loro vita.

 

Antonio Gramsci ginnasiale a Santu Lussurgiu

pasolini sulla tomba di gramsciTornato a Ghilarza dal carcere, Francesco Gramsci non ebbe, soprattutto nei primi tempi, vita facile. Usciva pochissimo evitando di incontrare la gente: l'umiliazione per la disavventura patita gli pesava, né aveva un qualsiasi lavoro. L'impossibilità di accesso ai pubblici impieghi (solo più tardi sarà riabilitato) era di grave impedimento alla reintegrazione nella vita attiva, perché al di fuori di quegli uffici le occasioni di lavoro mancavano. Aveva continuato a vivere dunque da segregato. I ghilarzesi però guardavano a lui con simpatia. Spietati con chiunque si fosse meritato il discredito, nondimeno avvertivano che nei confronti di Francesco Gramsci, dato lo sfondo politico della sua disgrazia, si era un po' troppo calcata la mano, e il sospetto di ingiustizia li spingeva a manifestare solidarietà per chi l'aveva sofferta. Lo ammisero al Circolo di lettura, ambiente chiuso e con soci rigorosamente selezionati.

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Antonio Gramsci

Gramsci S LAntonio Gramsci (nato ad Ales il 22 gennaio 1891 - morto a Roma il 27 aprile 1937).

Il padre Francesco era impiegato dell'Ufficio del Registro.

La madre si chiamava Giuseppina Marcias.

Quarto di sette figli. Frequentò un asilo di suore a Sorgono (NU), dove, in seguito ad una caduta, si procurò una deformazione fisica.

Frequentò le scuole elementari a Ghilarza e dal 1905 al 1908 frequentò le ultime classi del ginnasio a Santu Lussurgiu (OR) dove viveva in una casa contadina.

Si iscrive poi al liceo Dettori di Cagliari e si diploma nel 1911. In seguito vince una borsa di studio del Collegio Carlo Alberto di Torino e si iscrive alla facoltà di lettere dove seguì le lezioni di U. Cosmo, A. Farinelli, e L. Einaudi, approfondendo gli studi di glottologia con M. Bartoli.

Contemporaneamente si iscrive al partito socialista di cui divenne segretario della locale federazione nel 1917, e collaborò al "Grido del popolo" e, dal 1916, all'«Avanti!» soprattutto come critico teatrale.

Schieratosi a favore della linea di Lenin, insieme con Togliatti, Terracini e Tasca fondò nel 1919 il settimanale "Ordine Nuovo", a sostegno della strategia dei consigli di fabbrica, organismo di autodecisione proletaria che, in caso di situazione rivoluzionaria avrebbero dovuto assumere il ruolo dei soviet.

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Gramsci e Santu Lussurgiu

Le Lettere dal carcere, uno dei più splendidi e commoventi epistolari della nostra letteratura, hanno messo in luce le qualità di scrittore di Gramsci, la sua intensa umanità, lo straordinario equilibrio con cui seppe affrontare le sofferenze del carcere.

In questa cernita sono riportati alcuni frammenti delle lettere a Tania (Tat'jana - Tatiana), cognata di Antonio, ed in particolare quelli nei quali racconta il suo periodo di studi ginnasiali a Santu Lussurgiu (1905 - 1908). (1)

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