Italian Dutch English French German Haitian Creole Russian Spanish

Login

Ardauli

435px Bidonì Stemma

Senza titolo 5

L‘itinerario prende l'avvio da Ghilarza, per il rettilineo che esce dall'abitato a est e, sovrappassata la superstrada per Nùoro scende a un quadrivio presso le poche case di Boroneddu a m. 216. Una piccola deviazione a sinistra permette di osservare la chiesa di San Pietro in Zuri eretta sul finire del XIII secolo durante il regno di Mariano II d'Arborea. La chiesa primitiva si trovava più in basso entro la zona che è stata invasa dalle acque del lago Omodeo. Nel 1912 essa è stata smontata e ricostruita nella forma e con i materiali originali in una piazzetta del villaggio di Zuri.

Dal quadrivio di Boroneddu si riprende a scendere in vista del lago, entrando in Tadasuni (m. 180); poi la strada perde ulteriormente quota e va ad attraversare il lago Omodeo, nel punto in cui esso si restringe bruscamente formando il lungo e frastagliato ramo che ne caratterizza la sezione  meridionale fino allo sbarramento di S. Chiara; il ponte che lo scavalca, lungo 300 sostituisce il tratto della strada Abbasanta - Sorgono finito sott'acqua per la creazione del bacino artificiale. Questo ponte è stato sostituito dai due megalitici ponti, entrati in funzione  per ampliare la cubatura del bacino e accorciare sensibile mente le distanze. 
Sulla sponda opposta, si stacca a destra una diramazione che conduce ad Ardauli. Essa si addentra in una valletta confluente nel lago, aperta nella trachite e ammantata di fitta vegetazione; quindi, oltrepassando a sinistra la chiesa campestre di S.Quirico e a destra i ruderi di quella di S.Antonio, con vasto panorama verso Ovest sull'altopiano di Abbasanta, raggiunge Ardauli a m. 421 s.l.m. 

 

 

 

airone n.60 aprile 1986

Ardauli è ricco di rilevanze archeologiche, come del resto tutto il Barigadu. Il territorio risulta infatti popolato sin dal Neolitico e numerose dono le domus de janas che gli abitanti chiamano Mausoleos. Anche se per alcune di esse è necessaria conferma, da una breve indagine effettuata nel 1985 risultarono le seguenti:

  • 4 0 5 in località Lacos
  • 2 in località Sèulu
  • ? in località Crabas
  • 7 0 8 in località Muruddu
  • 2 in località Nulè
  • 3 in località Scala Mugheras
  • ? in località Argiolas
  • ? in località Crabiosu
  • ? in località Bingiale (2)

Il passaggio dall'età del rame a quella del bronzo, avvenuto circa 1600 anni a.C., portò un cambiamento nello stile dei manufatti che conservano però, fino all'età del ferro, una caratteristica comune di semplicità e di eleganza. In questo lungo arco di tempo, approssimativamente, dalla seconda metà del secondo millennio al terzo secolo a.C., è contenuta la più originale delle civiltà sarde: quella nuragica. L'espressione più appariscente di questa civiltà è data proprio dai nuraghi e nel territorio di Ardauli se ne contano almeno tre:

quello denominato Nuraghe di Monte IraoMonte Irao, un altro di cui da notizia il DELLA MARMORA chiamato Nuraghe di Monte Piscarnu (4) il terzo è localizzato dal BONU in località Sirighinzu (5).

_______________________

    _______________________

    (2) Sulle domus de janas Cfr. anche II.BONU, Notizie e dati sto¬rici delle parrocchie dell'Archidiocesi — ARDAULI, Quindi ci> naie "AKBORfcA", A* XXV, n. 6, 31.3.1952.
    (3) I.G.M., Tavoletta 1:25000 ARDAULI
    (4) A.UiX.LA UARM0RA, Viaggio in Sardegna. Forni, voi.11, p.81.
    (5) R.B0NU, op.cit..


    Questo sito utilizza i cookie. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.