Narbolia
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Alle pendici del Montiferru meridionale, il borgo è inserito in una piana fertile dove si sviluppa la tradizionale pastorizia, l’agricoltura e la viticoltura. Il territorio tuttavia presenta anche una zona collinare che domina la cittadina e dalla cima più alta lo sguardo abbraccia dall’Arcuentu sino a Bosa e Alghero, il golfo di Oristano, il Sinis e le laguna. La pineta di Is Arenas che si estende alle spalle della spiaggia omonima, incantevole e la spiaggia più lunga della provincia di Oristano con acqua cristallina che si estende per 7 chilometri, con dune di sabbia stabilizzate da un rimboschimento degli anni ’50. Una vera e propria oasi naturale con un sottobosco di piante di lentischio, acacie, ginepri, bellissimi esemplari di orchiedee selvatiche e palme nane (soprattutto vicino allo stagno di Is Benas) e in primavera fioritura di mimose, habitat ideale per ghiandaie, picchio rosso, tartarughe, volpi, donnole e nei mesi invernali anche del cinghiale. Nel territorio comunale diversi sono i siti archeologici con nuraghi in buono stato di conservazione: Tradori, lo Zoddias, la "Zufais" Araganzola (quadrilobato), il Cresia, il Terra Craccus, nonché, verso il comune di Milis, il nuraghe Tunis famoso per il ritrovamento al suo interno di monete e terrecotte romane.