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1. La casa di Donna Caterina Porcu
Santu Lussurgiu, per essere il suo paese natale, conserva ben poche tracce dell' illustre concittadino.
Egli nacque nel 1529 da Don Leonardo Porcu e Donna Grazia Sanna.
Non abbiamo un'idea precisa di quale fosse la sua casa natale, azzardiamo solo l'ipotesi, assolutamente non confortata da documenti, che la casa di Mons. Giovanni Sanna - Porcu potesse essere quella appartenuta, in tempi più recenti, a Donna Caterina Porcu, recentemente ristrutturata per ospitare la sede della Fondazione Hymnos (8 dicembre 2014).
Vale comunque la pena soffermarsi e visitare l'edificio, che è inserito nello splendido scenario del centro storico cittadino di Santu Lussurgiu, per fare la conoscenza di Giacomo Baroffio affabile direttore della Biblioteca e del Centro ricerche Hymnos, la rete territoriale diffusa che si occupa principalmente di creare un sistema integrato di relazioni tra le comunità che hanno mantenuto vive le tradizione dei canti liturgici e paraliturgici e più in generale alla polivocalità.
Nell'edificio ha sede anche la Biblioteca Hymnos, che conta circa 12000 volumi e numerose opere pregiate di etnomusicologia riguardanti principalmente l'ebraismo, la storia della Chiesa e delle comunità cristiane in Europa, la storia della liturgia e della sua musica, le fonti manoscritte liturgiche prodotte e/o utilizzate in Italia, la storia della musica e del teatro medievale.
2. La chiesa di Santa Croce
Altre due tracce che indirettamente riguardano Mons. Sanna-Porcu nel suo paese natale, le troviamo nella chiesetta di Santa Croce, la più antica di Santu Lussurgiu.
Sopra all'attuale ingresso, infatti, vi è ancora lo stemma araldico dell'Archiconfraternita del Gonfalone, per la quale Mons. Giovanni Sanna-Porcu condusse a termine con successo due missioni ad Algeri (1584 e 1587), riscattando numerosi schiavi cristiani, molti dei quali a sue spese.
Una seconda traccia è l'epigrafe che riporta il suo nome e che in origine era
collocata nella stessa chiesetta di S. Croce; sussessivamente è stata traslata nella parrocchiale di Santu Lussurgiu dedicata a San Pietro apostolo.
Nell'epigrafe riportata a fianco si legge che il vescovo Sanna il 24 febbraio del 1593 consacrava nella Chiesa di S. Croce di Santulussurgiu, unitamente a Mons. Don Andrea Baccalar Vescovo di Alghero e con l'intervento di Mons. Fra Clemente, Carmelitano, da Valenza, Vescovo di Ales, Don Antonio Atzori, Vescovo di Bosa, che succedette a Mons. Don Gian Francisco Fara.
Anche il Fara venne consacrato Vescovo di Bosa, da Mons. Don Giovanni Sanna nel Duomo di San Nicolò di Sassari, ufficiante l'Arcivescovo Don Alfonso De Lorca.
Piazza Mons. Giovanni Sanna-Porcu
Un'altra traccia che è recentissima, ma molto importante e significativa, è quella che l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Emilio Chessa, alla scadenza del proprio mandato, ha voluto lasciare di sé intitolando la piazza principale di Santu Lussurgiu all'illustre e benemerito concittadino Mons. Don Giovanni Sanna Porcu (Delibera del Comune di Santu Lussuirgiu n. 33 del 22 aprile 2015). La precedente denominazione era quella di «piazza Mercato»: un significato sicuramente meno certo e rilevante dal punto di vista storico (la presenza del mercato è documentata solo a partire dal secolo scorso). Essa è situata nel centro storico, vicinissima alla chiesetta Santa Croce, antica sede dell'Archiconfraternita del Gonfalone, e adiacente all' ex Convento dei Frati Minori Osservanti, edificato nel 1478 e alla chiesa coeva di Santa Maria degli Angeli; inoltre, il grado che Mons. Giovanni Sanna-Porcu ebbe nella gerarchia ecclesiastica di fine Cinquecento ed i suoi grandi meriti nella diplomazia mediorientale di Papa Sisto V, valorizzano opportunamente questa parte del paese, che è il nucleo più antico del centro storico cittadino, rendendola omogenea e più attinente nel significato spirituale dei monumenti-luoghi di culto che v'insistono.