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Amsicora, capo dei sardi pellitti

amsicora170Famoso capo dei sardi pelliti (1), rinomato nella storia per il suo odio contro i romani e per il suo coraggio.
Abbenchè Livio, inteso solamente a raccontare i grandi fatti della Repubblica Romana, abbia parlato appena delle azioni di Amsicora, pure dal poco che ne lasciò scritto appare che il suo amore per la libertà, e gli sforzi da lui fatti per ridonarla alla sua patria, gli meritarono giustamente il nome di eroe.

Premessa

Tra Roma e Cartagine, dal 500 al 146 a.C., si accumulò uno strato sempre più spesso di ruggine, per la supremazia nel Mediterraneo, fino all’urto fatale.

Le prime schermaglie si ebbero intorno al IV sec. quando le navi romane iniziarono i contatti commerciali con la Corsica e la Sardegna, cercando uno spiraglio per dove passare, al fine di fondare, nella nostra isola, colonie dove posare stabilmente un piede. Ma Cartagine ne sventò il disegno, legandola con un trattato di cui abbiamo fatto cenno; trattato che non approdò a nulla se fu necessario stipularne un secondo, mediante il quale Cartagine negò definitivamente ai romani i contatti con la Sardegna; vietando loro di recarsi nell’isola per commerciare e fondarvi città e colonie.(1)

cornus campuecorraCORNUS (1)

La città punica doveva essere fiorente, poichè al tempo della rivolta di Ampsicora che la vide centro delle forze antiromane, Livio la definisce «la capitale di quella regione»: caput eius regionis. In essa si rifugiarono i rivoltosi dopo le sconfitte subìte in due battaglie, la prima delle quali nei pressi della città, fino a che questa venne conquistata dai Romani e subì una dura punizione; non sono stati, però, identificati i resti della Cornus punica, ad eccezione di alcune necropoli.

Percorso


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