Araldica nobiliare ed ecclesiastica
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In questa categoria sono riportati gli stemmi araldici delle nobili famiglie di Santu Lussurgiu e le relative blasonature redatte per La Bocca del Vulcano dall'araldista Mauro Valerio Capecci (Camelijs di Pietracamela) di San Benedetto del Tronto (AP).
Inquartato; il primo controinquartato in decusse; nel 1 e nel 4 di rosso a 4 pali d’oro, nel 2 e nel 3 d’argento a un’aquila di nero in volo spiegato (che è d’Aragona), nel secondo, d’oro, a un’aquila di nero, coronata e anch’essa in volo spiegato, nel terzo, di rosso, a 4 pali d’oro, nel quarto, di cielo, a una torre di due palchi d’argento, aperta di nero, merlata alla guelfa e fondata su una marina d’azzurro ondata d’argento. Lo scudo accollato dall’aquila imperiale e dal manto principesco. Timbrato con l’elmo in maestà.
Famiglia Brunengo
D’azzurro, all’albero di pruno al naturale, sostenuto a sinistra da un leone al naturale, abbrancante il fusto, l’albero nodrito su una campagna al naturale anch’essa e con la chioma fruttifera ed illuminata da un raggio d’oro movente dal canton destro del capo.
Della Gherardesca
Partito; nel primo, d’oro, ad una mezz’aquila di nero, in volo spiegato, coronata membrata e imbeccata d’oro, movente dalla partizione, il secondo, troncato; nel primo di rosso, nel secondo d’argento ad un albero al naturale.
Famiglia Genovés
Di rosso, al grifone d’oro, col capo d’argento alla croce di rosso (che è di Genova). La bordura, di quest’ultimo, plintata d’argento.
Famiglia Manca - Guiso
Inquartato; nel primo, di rosso al sinistrocherio armato d'argento movente dal fianco destro ed impugnante una spada al naturale alta in palo; in punta dello scudo un elmo d'argento di profilo, ornato di 1 penna di struzzo d'argento, nel secondo, pure di rosso, a 5 scarpe vajate, poste 2.1.2. Nel terzo, d’oro, al cervo passante e rivolto, mirante una stella posta nel canton sinistro del capo, nel quarto, d’azzurro a una torre di un palco d’argento, aperta e murata di nero, merlata di tre pezzi alla guelfa e fondata su una campagna al naturale. Sul tutto pure d’azzurro, a una torre di un palco d’argento, murata, aperta e finestrata di due pezzi di nero, merlata di tre pezzi alla guelfa, fondata su una campagna al naturale e sostenuta da due grifoni di nero.
Famiglia Massidda di Santu Lussurgiu
Inquartato: nel 1° d'azzurro alla torre di due palchi d'argento, aperta e murata di nero, merlata alla guelfa e sostenente 3 cannoni d'oro fustati di rosso, posti 2 ai fianchi ed uno in mezzo; nel 2° d'argento alla spada di rosso guarnita d'oro, alta posta in sbarra, con la bordatura di rosso; nel 3° d'oro al pugno destro di carnagione con l'indice disteso, il pugno reciso di rosso e posto in sbarra; nel 4° d'azzurro alla penna d'argento posta in palo.
Famiglia Montañans
Inquartato; nel primo e nel quarto, d’argento dentato di rosso; nel secondo e nel terzo, fusato di rosso e d’argento.
Famiglia Obino di Santu Lussurgiu
Partito: nel 1° d'oro al cipresso nodrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale, il tronco caricato alla metà di una ruota di rosso; nel 2° d'argento alla palma al naturale, nodrita sulla pianura erbosa, ad un leone illeopardito attraversante sul fusto.
Famiglia Porcù - Santu Lussurgiu
Troncato; nel primo, d’oro, a un maiale di nero tenente sotto i piedi un cane dello stesso con testa rivolta nell'atto di mordere, poggianti su un terrazzo di verde, fiancheggiati da 2 cipressi di verde sormontati da una stella a 8 raggi di argento; nel secondo, d’argento, a un ponte d’ oro di 3 luci , convesso su una riviera d’azzurro ondata d’argento. APPROFONDISCI >>
Mons. Giovanni Sanna di Santu Lussurgiu (Vescovo) - Stemma ricostruito.
A un albero di quercia al naturale, col cinghiale passante, attraversante sul fusto.
Famiglia Serra - Santu Lussurgiu
Troncato semipartito : nel 1° d'azzurro a due orsi al naturale, ritti, affrontati ad un monte al naturale e tenenti una sega dello stesso; nel secondo, d'azzurro, al mastio d'argento torricellato di 3 pezzi uguali; nel terzo , di verde, al sinistrocherio armato, movente dal fianco sinistro e impugnante una spada in sbarra, il tutto al naturale.
D’oro, a tre gemelle di rosso poste in scaglione.