Il Montiferru - Sinis
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Il territorio dell’Unione dei Comuni “Montiferru - Sinis” è fatto di boschi millenari e leggere colline. Abbraccia sia la policroma costa che il selvaggio interno della Sardegna centro-occidentale, nella provincia di Oristano. Subregione di origini antichissime, è animata da scenari di grande bellezza e varietà: il paesaggio montano si trasforma dolcemente in collina, i fitti boschi incontrano le distese sabbiose della costa. Le cime sono dominate dal Monte Urtigu (1050 m), una delle più alte della Sardegna. Le coste vivono di splendide risorse naturalistiche come la riserva naturale regionale di "Capo Nieddu" a Cuglieri, oggi in fase di istituzione. Da non dimenticare lo scenario suggestivo dell’arco di pietra che sovrasta il mare di “S’Archittu”: un monumento naturale di immensa bellezza.
Il patrimonio naturalistico ed il paesaggio costiero senza uguali, rendono queste zone il luogo ideale per un turismo attento alla valorizzazione delle risorse ambientali ed alla fruizione sostenibile del territorio. Dalle zone umide del Sinis alle aree collinari e montane del Montiferru, la ricchezza e la varietà di questi luoghi li rende una destinazione ideale per chi è alla ricerca di sensazioni autentiche.
Il nome “Montiferru” deriva dall’omonimo massiccio di origine vulcanica, spento da più di un milione di anni. Il complesso vulcanico era caratterizzato da abbondanti eruzioni di lava che nell’incedere finironò per creare nuove terre sia a est, con il vasto altopiano di Abbasanta, caratterizzato da terreni basaltici, sia a ovest fino alla fascia costiera.
Un'ulteriore testimonianza visibile di questa attività vulcanica eruttiva è data dalle scogliere di basalto del litorale poco a sud di Bosa. Il massiccio del Montiferru, con un'estensione di circa 700 km² è tra i più importanti edifici vulcanici dell'isola. Il territorio del massiccio non presenta più i tipici fenomeni di vulcanesimo secondario, ma l'area è ricca di acque sorgive che vanno ad alimentare gli affluenti del Rio Mannu. La costa del Montiferru è quasi completamente alta e frastagliata, con pochi approdi.
Secondo osservazioni basate sull'area di territorio di origine basaltica intorno al massiccio, il vulcano doveva raggiungere un'altezza di circa 1600-1700 metri s.l.m.. La successiva erosione degli agenti atmosferici ha ulteriormente contribuito a trasportare le rocce a fondovalle in un raggio di circa 15 km.
Con il nome “Sinis”, invece, si intende la penisola che si distende lungo la costa nord del golfo di Oristano. Anche il Sinis ospita un paesaggio variegato: andando da nord a sud la costa diventa da tipicamente lagunare a più alta e impervia fino a tornare sabbiosa nei dintorni di San Giovanni di Sinis.
Nella penisola del Sinis si ammira un vasto sistema di zone umide, alcune delle quali (Stagno di Cabras, Stagno di Mistras e Stagno di Sale Porcus, Stagni di Putzu Idu) riconosciute d´importanza internazionale. Acque dolci e saline bianche abitate da microrganismi animali e vegetali di assoluta bellezza. Incredibilmente affascinanti gli uccelli acquatici che risiedono in questo golfo.
Altro gioiello del Sinis è l´Area Marina Protetta "Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre" (circa 30.357 ha), istituita nel 1997. Nell’´Area, si conservano specie uniche al mondo e, soprattutto, ci si prende cura della natura e dell’ambiente in maniera scientifica ed educativa. A ravvivare l´Area Marina Protetta ci sono poi Siti d´Interesse Comunitario come l´Isola di Mal di Ventre, San Giovanni Sinis-Capo San Marco e il Parco Naturale Comunale di Turr´e Seu: un´area costiera di grande interesse naturalistico.
* Fonte: sito ufficiale dell'Unione dei Comuni Montiferru - Sinis.