Sabato, 14 Dicembre 2024

Bonàrcado

Dal fronte del fuoco: grazie vicinanza e della solidarietà

  • Scritto da Super User
  • Visite: 13074

sardegna centroccidentale l

223659165 10215879805228616 5833538449506990548 n

 

 

La Sardegna Centroccidentale brucia, brucia come la mia anima.

Conservo ancora nella memoria le immagini di devastazione e di dolore provocate dagli incendi sviluppatisi nel Montiferru negli ultimi cinquantanni, ma ricordo soprattutto quelli del 1983 e del 1994.

Ho partecipato ad entrambi in prima linea alle operazioni di spegnimento.

Nell'estate del 1983 ero responsabile di un plotone antincendio dell'esercito della vicina Caserma Bechi Luserna di Macomer: una trentina di reclute che frequentavano il corso di car avanzato in caserma e che dall'inizio dell'estate si avvicendavano giorno dopo giorno rendendosi disponibili h24 su richiesta della prefettura per le emergenze e le operazioni di spegnimento.

Erano ragazzi del nord Italia che mai avrebbero pensato di trovarsi in un simile inferno!
Lo spegnimento degli incendi in quel periodo avveniva soprattutto con le squadre a terra costituite generalmente dagli operai del cantiere di Pabarile, i proprietari e i vicini dei terreni interessati all'incendio e dai volontari che accorrevano sul posto allertati dal signor Ambrogio, il banditore comunale che dagli altoparlanti del municipio al grido di Attenzione, attenzione fogu, fogu a cui seguiva la elencazione dei nomi delle località interessate dall'incendio, lanciava l'allarme.

I pochi elicotteri che operavano in Sardegna in quel periodo erano quasi sempre impegnati altrove (e te pareva!) e l'incendio lo spegnavano principalmente le squadre a terra. La dotazione individuale dell'esercito al plotone antincendio  era scarsissima, ridicola se paragonata a quella odierna: avevamo i flabelli individuali e qualche atomizzatore, non più di due o tre a plotone.

Raggiungemmo la località dell'intervento a bordo di due vecchi e lentissimi autocarri ACM e al primo crocchio di persone che incontrammo  lungo la strada  chiedemmo notizie dell'incendio e dove trovare il capo cantiere forestale di Pabarile che invece era tra loro.
Si notava subito la stanchezza di quegli uomini che lottavano da diverse  ore contro il fumo e le fiamme altissime. 
La zona assegnataci  era quella a occidente del Collegium Mazzotti più noto col nome La Madonnina, sulla SP 19 Santu Lussurgiu - Cuglieri. Si trattava di un vasto canalone di alberi  ad alto fusto (querce e lecci secolari, roverelle, corbezzolo) e imponenti macchie di rovi e arbusti della macchia mediterranea, delimitato a occidente dal massiccio rilievo di Sa Rocca 'e sa fazzada. 

Continua ...

 

Privacy Policy

Sottocategorie

Stemma araldico Comune di Ardauli Andamento demografico di Ardauli
Informazioni
Informazioni
 
Dove mangiare Dove dormire Feste & Sagre Prodotti tipici locali
Bidoni Stemma opèopè iopiop

Il Marghine è una subregione della Sardegna centro-occidentale con popolazione di 23.127 abitanti, il cui centro principale è Macomer con circa 10.800 abitanti. Si estende a nord dall'altopiano di Abbasanta e ricade per intero nella provincia di Nuoro. I centri urbani che si trovano nella subregione sono Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Macomer, Noragugume, Silanus e Sindia. La regione prende il nome dall'omonima catena ed occupa una posizione baricentrica e strategica per le comunicazioni dell'intero territorio sardo. Sin dai tempi preistorici il Marghine, ed in particolare Macomer, ha rappresentato il punto di passaggio obbligato tra il Capo di Sopra e il Capo di Sotto, funzione che mantiene tuttora. La regione storica del Marghine detiene un patrimonio ambientale, archeologico e culturale di grande pregio e valore.

 

L’Unione di Comuni  Della Planargia e del Montiferru Occidentale è stata costituita mediante contratto stipulato tra i sindaci dei comuni di Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Scano Montiferro, Sennariolo, Suni, Tinnura, Tresnuraghes in data 26.09.2007 a rogito del Vice Segretario del comune di Bosa Rep n. 1910 registrato a Macomer il 11.10.2007 al n. 1154, Mod 1

Logo Unione Comuni Fenici

L'UNIONE DI COMUNI DEI FENICI ha sede in località Gutturu Olias - 09090 Palmas Arborea (OR) Telefono: 0783-255202. È costituita dai Comuni di Cabras, Palmas Arborea, Riola Sardo, Santa Giusta e Villaurbana.

L'Unione dei Comuni del Guilcier è stata istituita il 24 gennaio 2008 quando a Ghilarza, i Sindaci dei Comuni di Abbasanta, Aidomaggiore, Boroneddu, Ghilarza, Norbello, Paulilatino, Sedilo, Soddì, e Tadasuni, hanno sottoscritto l’Atto Costitutivo, convalidando la costituzione del nuovo ente. Il Guilcier è un’area geografica situata al centro dell’isola ed è, da secoli, crocevia di attività e commerci, comprende un altipiano basaltico e la sottostante pianura dove scorre il fiume Tirso e si trova l’invaso artificiale del Lago Omodeo. Il Guilcier raccoglie numerosi tesori archeologici, tra i quali ricordiamo per importanza il Nuraghe Losa di Abbasanta, la Chiesa di San Pietro di Zuri, la Torre Aragonese a Ghilarza, il complesso archeologico di Santa Cristina a Paulilatino, la foresta pietrificata a Soddì e la Chiesa dei Templari a Norbello. A Tadasuni è di notevole interesse il museo degli strumenti musicali e ad Aidomaggiore la chiesa di Santa Greca, da non dimenticare infine, a Sedilo la famosa 'Ardia' che si svolge in onore dei festeggiamenti di San Costantino i primi giorni di luglio.

asinello bdv

asinello bdv

asinello bdv

logo trasparente birds1

logo trasparente birds1

work in progress

calenda definitivo 40x60 10

Gallerie fotografiche

video